Il profumo ha una storia antica e spirituale. La parola stessa profumo, deriva dal latino “per fumum” proprio ad indicare un ponte, un canale di comunicazione tra l’umano e il divino attraverso le sensazioni mistiche e piacevoli procurate dal bruciare dei legni nei riti sacri e cerimonie funebri. Di profumi si trovano tracce nei testi sacri di diverse religioni. Nell’antica Grecia, ad Atene, le fragranze assunsero una connotazione più legata al piacere personale, e dunque più edonistica. Il testo base dell’antica profumeria greca fu il “Trattato sugli odori” di Teofrasto che contiene dei principi di base ed elementi sulla composizione dei profumi che sono ancora oggi attuali (ad es già allora Teofrasto spiegava il percorso per creare una fragranza armonica, si poneva il tema della volatilità e della persistenza, della tipologia di olio per diluire l’essenza, del pericolo di luce e calore verso i profumi, delle parti del corpo su cui spalmarli, ecc).
In Occidente, fino al Medioevo, il profumo ha avuto una connotazione spirituale e successivamente terapeutico-magica. E’ con il Rinascimento che il mondo degli odori si arricchisce di una valenza più edonistica. Nel 1533 Caterina Dei Medici, nipote di Lorenzo Dei Medici, e moglie del Duca D’Orleans futuro re di Francia, portò con sé a Parigi il suo profumiere personale Renato Bianco. Introdusse anche in Francia la strada di farsi confezionare i profumi. Caterina riteneva che le fragranze fossero uno strumento di distinzione e raffinatezza, e aveva introdotto a corte acque rinfrescanti e balsami profumati. * Durante l’Illuminismo nascono i primi approcci ad una idea di igiene personale più accurata, mentre nell’Ottocento con la rivoluzione industriale fu travolta anche il mondo della profumeria. Basti pensare che nel 1868 a Parigi venne presentato il vaporizzatore spray che rese il profumo, che proprio in questi tempi divenne Eau de Parfum (diluito in alcool per renderlo più fruibile), più trasversale e di uso quotidiano. In questo secolo il profumo diventa più democratico e cominciano a svilupparsi i primi negozi e nascono i primi brand. Un baluardo nella storia della profumeria è Grasse in Francia, dove si concentrarono le coltivazioni di materie prime e ben presto anche la creatività necessaria per comporre i profumi. Più si va in avanti nel tempo, più il profumo diventa un qualcosa che afferisce alla sfera personale, alle proprie inclinazioni, al proprio stile di vita. Come per il mondo fashion, anche nella profumeria il marketing diventa sempre più protagonista, rispetto al profumo. Dunque il focus, più che sulla fragranza in sé, spesso è legato alla suggestione che questa crea.**
Un legame con il mondo dell’Magna Grecia, la terra da cui nasce Acqua degli Dei, è riscontrabile nell’evocazione che ne abbiamo fatto nei nostri profumi: Scilla e Cariddi, Ulisse e Canto delle Sirene. Una idea moderna e allo stesso tempo ancorata alla nostra storia, globale ma allo stesso tempo locale perché nativa ed evocativa di un lembo di territorio la Costa degli Dei in Calabria, dal fascino magnetico e senza tempo.
Riferimenti bibliografici
*“Storia del Bergamotto di Reggio Calabria – Pasquale Amato
**“Il linguaggio segreto del profumo” di Marika Vecchiattini
- Profumo: una storia che viene da lontano - Marzo 11, 2025
- Il Profumo della Bellezza - Febbraio 20, 2025