Il giardino degli Dei Capo Vaticano - Acqua degli Dei

Nasce “Il Giardino degli Dei” un progetto di valorizzazione del territorio a cura di Acqua degli Dei

1024 683 Acqua degli Dei: essenze e profumi in Calabria

CAPO VATICANO – RICADI, 26 Luglio 2024

Il Giardino degli Dei

Il recupero e la restituzione al territorio di Capo Vaticano, in Calabria, di un fazzoletto di terra a
picco sul mare da parte del brand di profumi Acqua degli Dei.

Il Giardino degli Dei è un parco pubblico visitabile gratuitamente di arbusti e piante aromatiche endemiche del Mediterraneo, affacciato sul mare Tirreno, che si trova in Calabria, nella Costa degli Dei, nel comune di Ricadi, a pochi chilometri da Tropea, in uno spettacolare belvedere anche noto come il Belvedere dei Cannoni.
L’ideazione e la cura di questo giardino rappresentano un atto di recupero e restituzione, compiuto dal brand calabrese di eau de parfum Acqua degli Dei, con la collaborazione del comune di Ricadi, nei confronti del meraviglioso territorio da cui Acqua degli Dei ha tratto ispirazione: la Costa degli Dei.

“Il Giardino degli Dei giaceva in uno stato parzialmente abbandonato e di incuria” – ci spiega Fabio Muzzupappa, fondatore di Acqua degli Dei, insieme a Fabrizio Giuliano, e entusiasta ideatore di questo progetto – “Il primo step è stato quello di definire un progetto paesaggistico che salvaguardasse e ripristinasse la biodiversità del luogo, attraverso non solo la scelta delle botaniche più appropriate ma anche delle possibilità per il visitatore di goderle e viverle appieno con dei punti di sosta sotto forma di panchine in pietra e cartelli informativi sulla storia, sulle curiosità delle botaniche e sulle loro proprietà officinali. Un vero e proprio percorso contemplativo ed emozionale nella storia, nelle leggende e nella straordinaria biodiversità del luogo. Certo, non è stato sempre facile: abbiamo avuto problemi con l’acqua, ogni mattina sono al giardino per piccole manutenzioni, sono venuti a trovarci più volte i cinghiali, i turisti raramente hanno un approccio educato, ma comunque ne è valsa davvero la pena: vedere le prime fioriture è stata una emozione fortissima”.

Sono ora oltre 25 le piante che compongono Il Giardino degli Dei, alcune native, altre reintrodotte, fra arbusti, alberi, cespugli, piante a fiore, piante a frutto: dal lentisco al mirto, dal corbezzolo al bergamotto, dall’olivo al fico d’india, dal pepe rosa al pero selvatico, dalla lavanda al rosmarino, l’ibisco e la tamerice, solo per citarne alcune. Sono piante proprie di tutta l’area centro meridionale costiera del Mediterraneo, in particolare della Calabria e della Costa degli Dei. Piante rustiche, odorose, tenaci, con storie antiche, usate in erboristeria, officinali, in costante dialogo e sinergia coi suoli poveri di queste zone e col mare, con il quale si fondono e creano un ambiente magico, misterioso, un tutt’uno di travolgente bellezza. L’altro elemento caratterizzante

Il Giardino degli Dei è il mare dai colori indaco, azzurro, ottanio, turchese, blu, che qui compenetra ora con schiaffi violenti ora con carezze dolcissime, portando con sé un vocabolario di storie e miti senza tempo. Leggenda vuole che proprio nello scoglio antistante Il Giardino degli Dei, la profetessa Manto avesse vaticinato a uno smarrito Ulisse un ritorno, seppur travagliato, all’amata Itaca. Certe notti, sembra quasi di sentire il canto ammaliatore delle sirene. Sullo sfondo, lo Stromboli vigila maestoso. Ancora più lontano, Vulcano. Nella linea dell’orizzonte, alla sinistra di chi osserva, si intravede l’Etna. Sulla stessa linea, fra la Calabria e la Sicilia, a occhi chiusi e cuore aperto, si percepiscono Scilla e Cariddi.

Visitare il giardino, aprire gli occhi alla sua bellezza, ascoltare il melodioso silenzio delle onde e del vento che leviga le piante e le pietre, inspirare a pieni polmoni i profumi inebrianti delle piante aromatiche e del salmastro del mare, è come portarsi addosso una essenza ancestrale che da sempre ci appartiene. Alle prime luci dell’alba, quando il crepuscolo è spezzato dalla forza della prima luce o quando il sole tramonta sullo Stromboli e il cielo da azzurro si fa prima arancio poi viola, lo spettacolo che si offre al visitatore è unico: una esperienza sinestetica, con tutti i sensi vezzeggiati, che permette di percepire un passato senza tempo di miti e leggende, un presente assoluto di pienezza e compiutezza e la sensazione appagante di essere parte di un continuum che si proietta in un futuro infinito.

Il Giardino degli Dei è stato inaugurato venerdi 26 luglio alla presenza del sindaco di Ricadi, Nicola Tripodi. La giornalista Concetta Schiariti ha moderato un interessante dibattito in cui si sono succeduti gli interventi di Fabio Muzzupappa e di Alberto Coretti, autore del quaderno di viaggio Atlante dell’Acqua degli Dei, presentato in questa occasione. L’arpista Paola Testa ha accompagnato con le sue sonate la serata, insieme ai vini di Mario Romano della cantina di Ricadi Origine Identità.

“Quello di oggi non lo considero un traguardo, o un punto di arrivo” – conclude Fabio Muzzupappa – “ma un nuovo punto di partenza, una bussola per vedere nuovi orizzonti. Il Giardino degli Dei mi sta insegnando che il prendersi cura di qualcosa, che i piccoli passi, che la restituzione della bellezza possono davvero generare progetti solidi e sostenibili”.

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